La scherma storica, volendole dare una definizione semplicistica, è l’insieme di tecniche che venivano utilizzate in battaglia, prevalentemente con la spada. Semplicistica perché chi pratica scherma storica principalmente sperimenta quella che è un’arte marziale, sperimenta e si confronta puntualmente con i testi di riferimento che ognuno utilizza per il proprio periodo storico, su tutte quelle tecniche in essi descritte, cercando di “scovare” la migliore applicazione delle stesse, spesso anche controvertendo le proprie convinzioni ed i propri punti di vista.
I testi ai quali facciamo riferimento principalmente sono due, il “Flos Duellatorum” del Maestro Fiore de Liberi ed il trattato “I33”, anche conosciiuto come “London Tower Fechtbuch”. Il primo testo codifica, per la prima volta, quelle che erano le tecniche di combattimento alle quali un cavaliere veniva addestrato. Queste tecniche partono dalla semplice lotta a mani nude fino al combattimento “in arme” a cavallo con lancia. Il trattato “I33” invece illustra quelle che erano le tecniche di combattimento con spada e brocchiere (o boccoliere). Non possiamo ovviamente affermare che il nostro modo di interpretare i trattati corrisponda storicamente alla corretta ed unica espressione degli stessi, tutt’altro, il nostro è solo un piccolo contributo alla ricreazione storica dei trattati e delle tecniche in essi contenuti. Chi volesse cominciare a cimentarsi in questa splendida arte marziale avrà a disposizione l’attrezzatura di sala, per chi invece volesse intraprendere la pratica costante della scherma storica consigliamo di acquistare una spada, un buckler (brocchiere), ed un paio di guanti imbottiti, meglio se da motociclista. Nel nostro gruppo di “sperimentatori” non ci sono Maestri, ma “praticanti anziani” che saranno lieti di mettere a disposizione la loro perizia ed esperienza in corsi articolati o in singoli stage. I corsi e gli stage possono essere tenuti sia in palestra, dov’è possibile sperimentare in maniera agevole e sicura tutte le tecniche, ed in ambiente libero (cortili, prati, ecc.) dove aumenta il livello di difficoltà a causa delle variabili ambientali come il suolo, più o meno sconnesso, luce solare, a favore o meno, ecc.